SPECIE: PAPAVERO Papaver rhoeas
FAMIGLIA : Papaveraceae
Chiamato anche rosolaccio è una pianta erbacea annuale con una radice a fittone biancastra. A primavera produce una rosetta di foglie dalla quale nascono i fusti alti fino ad 80 cm.
Le foglie pennate sono fortemente incise, con il margine dentato, pelose e morbide. I fiori sono solitari su lunghi peduncoli, prima di aprirsi i boccioli sono penduli, i petali sono rosso fuoco spesso con una macchia nera alla base, gli stami sono numerosi di colore quasi nero.
Il frutto è una capsula contenente tanti piccoli semini che a maturazione fuoriescono da dei fori posti appena sotto il disco. Fiorisce in maggio, luglio. Se viene tagliato emette un lattice biancastro che può dare irritazione.
Habitat: Considerato un’infestante cresce dal mare alla montagna, un po’ ovunque, una volta lo si trovava soprattutto nei campi di grano.
Profondamente diverso dal cugino più famoso, il papavero da oppio, ha comunque proprietà sedative. Viene coltivato per i semi molto usati in cucina nel pane o nei biscotti previa essiccazione. In Romagna si mangiano a primavera le rosette di foglie nelle insalate, nelle torte salate, nelle frittate o all’interno dei crescioni.
Il fiore viene associato al potere a causa di una leggenda:un giorno Tarquinio il Superbo (settimo ed ultimo re di Roma), per mostrare al figlio il modo più sicuro per impossessarsi di Gabi, fece abbattere con un bastone i papaveri più alti del suo giardino spiegandogli con un’immagine simbolica che si dovevano eliminare prima di tutto i cittadini più autorevoli o potenti. Da qui deriva l’uso comune di dire “ gli alti papaveri della politica”.
N.d.a. Fondamentale è raccogliere erbe e fiori solo in posti non inquinati e dove non vengono usati prodotti chimici di qualunque tipo. Non tutte le erbe selvatiche sono commestibili, se non siete certi del riconoscimento non raccoglietele.
