SPECIE: ECHINACEA Echinacea purpurea
FAMIGLIA : Compositae
Pianta erbacea perenne, di elevata statura, alta fino ad un metro, rustica, rizomatosa. Le foglie sono lanceolate, ruvide e leggermente dentate. I capolini, simili a margherite, grandi fino a 10 cm, color porpora, profumano di miele. Sbocciano da luglio a settembre fornendo così una nota di colore alle bordure e fornendo bellissimi fiori da recidere.
Il nome Echinacea deriva dal greco echinos, “riccio” e fa riferimento alle squame aculeate del cono centrale del capolino. Questa pianta era utilizzata dai nativi Nordamericani, soprattutto per la cura delle ferite. Nella medicina occidentale è considerata un disintossicante per l’apparato circolatorio, linfatico e respiratorio. Si utilizzano le radici e i rizomi , si estraggono in autunno e si essiccano per decotti, infusi , estratti fluidi, polveri, compresse e tinture.
Habitat: Originaria dell’America settentrionale, cresce in posizioni soleggiate, terreno ricco, ben drenato.
N.d.a. Avevamo deciso di piantare e coltivare questa pianta per tutte le facoltà che possiede; rafforza il sistema immunitario e combatte le infezioni se assunta regolarmente in tintura. Un decotto di echinacea preso tre volte al giorno combatte il mal di gola e in pastiglie combatte raffreddori ed asma. Si curano le punture d’insetto e via dicendo. Si utilizza però la radice.
E dopo che l’abbiamo vista fiorita non abbiamo più avuto cuore di sradicarla …. Sta benissimo affiancata alla lavanda, alla quale si sostituisce e continua la fioritura facendo il bordo interno di due aiuole nel lato sud del giardino. Probabilmente quando diventeranno grandi ed invadenti incominceremo a dividerle e così potremmo utilizzare la radice … Ultimo ma non da meno piace tantissimo alle farfalle e non solo.
N.d.a. Fondamentale è raccogliere erbe e fiori solo in posti non inquinati e dove non vengono usati prodotti chimici di qualunque tipo. Non tutte le erbe selvatiche sono commestibili, se non siete certi del riconoscimento non raccoglietele.