Dal 2000 si festeggia la giornata mondiale per la biodiversità il 22 Maggio. Proclamata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite è dedicata alla difesa ed alla tutela della biodiversità. Innanzi tutto “per biodiversità si intende l’insieme di tutte le forme viventi geneticamente diverse e degli ecosistemi ad esse correlati. Implica tutta la variabilità biologica: di geni specie, habitat ed ecosistemi.” (Wikipedia).
Bisogna comunque partire dal presupposto che gli animali nel nostro giardino vivono in maniera autonoma, ossia sono indipendenti da noi per quanto concerne l’alimentazione, l’habitat e la riproduzione. Può succedere che con i selvatici si instauri un rapporto di fiducia tale da creare un rapporto di dipendenza dall’uomo o eccessiva confidenza tale da rendere difficile la sopravvivenza dell’animale in natura.
Per fare un’esempio appena siamo venuti a vivere qui sono riuscita a fare amicizia con un capriolo femmina che in mia presenza o con il mio cane usciva allo scoperto e si avvicinava a qualunque ora del giorno, purtroppo dopo due anni di felice convivenza ne ha approfittato un cacciatore abbattendola alle due del pomeriggio (adesso siamo divieto di caccia ma non sempre questo è sufficiente….) Sta quindi nella valutazione consapevole avvicinarci sempre cercando di interferire il meno possibile.
Tutti contribuiscono a ripulire la frutta guasta che rimane a terra. La talpa mi arieggia il terreno e distrugge le larve di tantissimi insetti. Mi hanno sempre detto che il fico è un’albero che sporca molto, sotto al nostro non c’è mai niente. Certo non è tutto rose e fiori, gli alberi giovani devono avere il tronco protetto per non essere scortecciati , devi litigare perché ti lascino qualche noce, le nocciole non le vediamo proprio. Però il poterne godere la presenza è impagabile. Quindi, quello che noi facciamo è lasciargli una ciotola d’acqua, sempre, sia d’estate ma soprattutto d’inverno contrando ogni giorno che non ghiacci. Ogni tanto da mangiare. Ma ,soprattutto, niente veleni mai, dei cespugli dove possano ripararsi e nascondersi, non bruciamo i mucchi di scarti, legnetti, foglie, ma li lasciamo a disfarsi da soli e prima sono usate come tane, dopo diventeranno compost.
Creiamo siepi in maniera che trovino bacche, rifugio e che siano di collegamento fra un campo ed un altro. Non raccogliamo mai tutta la frutta ma ne lasciamo sempre una parte per i selvatici. Importante è anche lasciare una parte del giardino con l’erba non tagliata, noi nella palude rasiamo solo a fine agosto dopo che tutti i cuccioli sono cresciuti. E appena possiamo li fotografiamo.