UN GIARDINO RICCO DI BIODIVERSITA’

fattoria didattica dell'ortica a Savigno Valsamoggia Bologna in appennino vicinoo Zocca, Bologna welcome, extrabo
fattoria didattica dell'ortica a Savigno Valsamoggia Bologna in appennino vicinoo Zocca, Bologna welcome, extrabo
Dal 2000 si festeggia la giornata mondiale per la biodiversità il 22 Maggio. Proclamata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite è dedicata alla difesa ed alla tutela della biodiversità. Innanzi tutto “per biodiversità si intende l’insieme di tutte le forme viventi geneticamente diverse e degli ecosistemi ad esse correlati. Implica tutta la variabilità biologica: di geni specie, habitat ed ecosistemi.” (Wikipedia).
E’ l’elemento indispensabile per mantenere l’equilibrio ecologico, questo vale per il mondo intero ma anche per un semplice giardino. Le farfalle le avevo già prese in considerazione: un’oasi in un giardino (27 febbraio 2019) una casa per le farfalle 1 (28 febbraio 2019) e una casa per le farfalle 2 (1 marzo 2019). E mentre le farfalle vengono considerate una presenza piacevole, almeno nella loro forma adulta, volevo considerare quei piccoli mammiferi che vengono percepiti come fastidiosi o addirittura dannosi, come ad esempio le faine.
fattoria didattica dell'ortica a Savigno Valsamoggia Bologna in appennino vicinoo Zocca, Bologna welcome, extrabo
Bisogna comunque partire dal presupposto che gli animali nel nostro giardino vivono in maniera autonoma, ossia sono indipendenti da noi per quanto concerne l’alimentazione, l’habitat e la riproduzione. Può succedere che con i selvatici si instauri un rapporto di fiducia tale da creare un rapporto di dipendenza dall’uomo o eccessiva confidenza tale da rendere difficile la sopravvivenza dell’animale in natura.
Per fare un’esempio appena siamo venuti a vivere qui sono riuscita a fare amicizia con un capriolo femmina che in mia presenza o con il mio cane usciva allo scoperto e si avvicinava a qualunque ora del giorno, purtroppo dopo due anni di felice convivenza ne ha approfittato un cacciatore abbattendola alle due del pomeriggio (adesso siamo divieto di caccia ma non sempre questo è sufficiente….) Sta quindi nella valutazione consapevole avvicinarci sempre cercando di interferire il meno possibile.
Noi utilizziamo un luogo come ”terreno franco”. Iniziò con un gattone bianco; quei gatti classici da rissa sempre tutto rotto e di pessimo umore, che ci fece capire che non avrebbe disdegnato un po’ di cibo a patto che non cercassimo di avvicinarci a lui. E così è stato per qualche anno finchè non è sparito. Arrivava, chiamava, aspettava i crocchini e fin qui tutto normale, senonchè quasi sempre arrivava accompagnato da una faina che si alternava a lui nella ciotola del mangiare. Quando il gatto è sparito lei non è più venuta a mangiare di giorno. Nello stesso periodo qualcuno, di notte, ci sradicava gli iris. Ho quindi provato a mettere nella ciotola, sempre quella usata dal gatto, delle noccioline americane e delle mele. Sono state accettate. Ogni tanto metto anche un uovo crudo, delle noci, o delle pere. Non metto mai carne, ossa, formaggio, latte o pane. Se talvolta passo troppo tempo senza mettere nulla mi viene messo un pezzo di iris nella ciotola. La sera quindi metto subito qualcosa da mangiare, posso solo commentare che ci hanno addestrato bene…..
In cambio abbiamo una serie di favori che ci vengono fatti: sapendo di essere bene accetti nel giardino ci passano più tempo e per esempio il tasso ci elimina tutti i nidi di vespe di terra che trova, le faine o la volpe non ci toccano le galline ma tengono sotto controllo il numero di topolini, il riccio frequenta l’orto e mangia le limacce, in autunno la lepre elimina i resti dei cavoli e quindi eventuali malattie e parassiti, la stessa cosa fanno i caprioli con le foglie delle fragole.
fattoria didattica dell'ortica a Savigno Valsamoggia Bologna in appennino vicinoo Zocca, Bologna welcome, extrabo
Tutti contribuiscono a ripulire la frutta guasta che rimane a terra. La talpa mi arieggia il terreno e distrugge le larve di tantissimi insetti. Mi hanno sempre detto che il fico è un’albero che sporca molto, sotto al nostro non c’è mai niente. Certo non è tutto rose e fiori, gli alberi giovani devono avere il tronco protetto per non essere scortecciati , devi litigare perché ti lascino qualche noce, le nocciole non le vediamo proprio. Però il poterne godere la presenza è impagabile. Quindi, quello che noi facciamo è lasciargli una ciotola d’acqua, sempre, sia d’estate ma soprattutto d’inverno contrando ogni giorno che non ghiacci. Ogni tanto da mangiare. Ma ,soprattutto, niente veleni mai, dei cespugli dove possano ripararsi e nascondersi, non bruciamo i mucchi di scarti, legnetti, foglie, ma li lasciamo a disfarsi da soli e prima sono usate come tane, dopo diventeranno compost.
Creiamo siepi in maniera che trovino bacche, rifugio e che siano di collegamento fra un campo ed un altro. Non raccogliamo mai tutta la frutta ma ne lasciamo sempre una parte per i selvatici. Importante è anche lasciare una parte del giardino con l’erba non tagliata, noi nella palude rasiamo solo a fine agosto dopo che tutti i cuccioli sono cresciuti. E appena possiamo li fotografiamo.