MAGGIOCIONDOLO

Alberi, bosco, piante spontanee, fauna selvatica, dittamo o frassinella birdwatching escursioni erbe officinali orto biodinamico e relax


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SPECIE: MAGGIOCIONDOLO Laburnum anagyroides
FAMIGLIA : Leguminose, papilionacee, fabaceae.
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Nel mese di Maggio i boschi dei dintorni si colorano di giallo: è la fioritura del maggiociondolo, da cui il nome di una festa che si tiene a Castello di Serravalle (altra frazione di Valsamoggia) , ovviamente a Maggio. Maggiociondolo deriva da maggio+ciondolare, con riferimento ai racemi pendenti dei fiori nel mese di maggio. E’ un piccolo albero che può crescere rapidamente fino a 5-6 metri con la chioma espansa e ramoscelli penduli. Il tronco, invece,  ingrossa lentamente e non raggiunge mai diametri considerevoli.  Le foglie sono decidue, alterne, lungamente picciolate, trifogliate con le foglioline ellittiche, i margini interi,leggermente pelose.
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I fiori sbocciano a Maggio e sono riuniti in grappoli pendenti lunghi fino a 25-30 cm, di colore giallo, il vessillo con macchie porporine nel mezzo, molto profumati. I frutti sono dei legumi di 5-7 cm. Il legno scuro, durissimo e compatto, marrone o verde, è noto come falso ebano, richiesto per lavori di tornio e intarsio. E’ molto diffuso come pianta ornamentale grazie ai bei grappoli di fiori penduli, gialli, molto decorativi: con lo sfondo del bosco verde è un’esplosione di colore. In tedesco è chiamato Goldregen, pioggia d'oro.
Habitat: Lo si trova spontaneo nei boschi e nelle siepi. Viene anche ampiamente coltivato come ornamentale  per la bellezza dei fiori. Il Laburnum alpinum è una specie simile, con foglie più grandi e fiori gialli più scuri senza macchie porporine; è più resistente e fiorisce circa due settimane dopo il Laburnum anagyroides.
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Tutte le parti dell’albero sono tossiche, ma in particolare nei semi, il maggiociondolo contiene citisina, un alcaloide tossico dalle proprietà insetticide simili alla nicotina. I semi sono velenosi per l’uomo e per gli animali. Alcuni animali selvatici tuttavia (come lepri, conigli e cervi) se ne cibano senza problemi. Forse per questo il maggiociondolo viene considerato una pianta magica. Si racconta anche che le streghe lo usassero per preparare bevande psicoattive che dessero loro il senso di leggerezza e di inconsistenza del peso corporeo per “volare”. Durante i sabba, come segno distintivo, veniva utilizzato un bastone di maggiociondolo, sul quale si dice cavalcassero (la famosa scopa delle streghe usata per volare). Il maggiociondolo è così divenuto simbolo del volo e della vittoria sui vincoli del corpo e della materia.
N.d.a. Fondamentale è raccogliere erbe e fiori solo in posti non inquinati e dove non vengono usati prodotti chimici di qualunque tipo. Evitate frutteti e vigneti. Non tutte le erbe selvatiche sono commestibili, se non siete certi del riconoscimento non raccoglietele.