CILIEGIO

ciliegio prunus avium kanzan amanogawa accolade pissardii rose lavanda tarassaco erbe officinali sali aromatici confetture ed altro alla fattoria didattica dell'ortica a Savigno Valsamoggia Bologna in Appennino vicino Zocca
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SPECIE: CILIEGIO Prunus avium
FAMIGLIA : Rosaceae
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Albero a foglia caduca alto fino a 15-20 metri. I rami hanno la corteccia grigia mentre quella del fusto è rossastra, liscia, lucida e si stacca in strisce orizzontali. Le foglie, sono ovali, oblunghe, con il margine dentato e una o due ghiandole rossicce alla base. Spesso sono raggruppate a mazzetti e dotate di un lungo picciolo.
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I fiori hanno lunghi peduncoli, cinque petali, bianchi.  Il frutto è una drupa sferica con caratteristiche variabili a seconda della varietà, una polpa carnosa che contiene un nocciolo. Il colore del frutto va dal bianco, passando per il rosso, al quasi nero. I fiori sbocciano dopo le foglie e le ciliegie maturano soprattutto in giugno. Nel bosco si può trovare anche qualche ciliegio selvatico, probabilmente residuo di vecchie coltivazioni.
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Habitat: Il Prunus avium assieme al Prunus cerasus, entrambi ciliegi selvatici originari dell’Europa, sono all’origine delle varietà di ciliegio coltivate.
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Esistono poi i ciliegi da fiore e qui si apre un mondo tutto nuovo. Non si mangiano ma si ammirano in primavera, un tripudio di fiori che illuminano le giornate. Sono esclusivamente ornamentali e non durano molto fioriti, ma sono belli, belli, e ancora belli. Da noi si può trovare il Kanzan, il Pissardi, l’Amanogawa, l’Accolade.
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I nostri ciliegi mangerecci sono le varietà : Durone di Vignola II (terza settimana di giugno), Lapins (metà giugno), Bigarreau Moreau (prima settimana di giugno), Mora dalla Punta (seconda decade di giugno), Mora di Vignola (fine maggio primi di giugno). Ad esclusione del Lapins che è autofertile gli altri nostri ciliegi sono autosterili.Ci vorrà ancora un po’ prima di poterci godere la prossima fioritura, ma intanto i nostri alberini cresceranno ancora (noi piantiamo astoni, perciò giovanissimi) e prima o poi riusciremo a mangiare qualche ciliegia anche noi senza che gli uccellini se le freghino tutte…
N.d.a. Fondamentale è raccogliere erbe e fiori solo in posti non inquinati e dove non vengono usati prodotti chimici di qualunque tipo. Non tutte le erbe selvatiche sono commestibili, se non siete certi del riconoscimento non raccoglietele.