Mentre nel mondo imperversano piogge, tornado, alluvioni, qui continua a non piovere, minaccia, fa vento, grandina ma rimaniamo sempre con la sete. Bisognerà modificare il metodo di coltivazione e soprattutto piantare sempre più piante che non hanno bisogno di acqua e che resistano al gelo invernale.
Nel frattempo nell’orto i pomodori sono impazziti: tutto quello che non hanno prodotto finora lo stanno facendo adesso. Di conseguenza tutti i giorni sono impegnata nel fare i vasetti.
Anche il resto continua a crescere, perfino i meloni, che, con la confusione che è regnata nel mese di maggio sono stati sfrattati dall’orto e sono stati piantati nel vaso. Risultato: hanno fatto, si sono sforzati, il merito gli va riconosciuto … ma … non avendo avuto il terreno (argilla) che qui regna sovrano, non sanno di nulla. Bello, belli ma sembrano comperi …
Nell’orto però, nonostante la mia pigrizia un trattamento l’ho dovuto fare: con il meteo impazzito tutto è andato in contemporanea ed in modo massiccio. Si è creato così il perfetto substrato su cui si è sviluppato l’oidio e l’assalto della farfallina del pomodoro.
In condizioni normali si convive, ma non è questa una situazione normale. Allora sono partita all’attacco: ho messo a macerare ortica, equiseto, uno spicchio di aglio e mezza cipolla. Ho irrorato tutte le piante dell’orto alla mattina, la sera sarebbe meglio ma da me il sole tramonta troppo tardi e sembra che la situazione si sia risolta.
Per le farfalline esistono delle trappole cromatiche con i ferormoni ma ho sempre paura che usandole vado poi a richiamarle da tutto il circondario. Del resto quello che fanno le loro larve è bucare i pomodori; basta raccoglierli ed eliminarli.
Altra cosa da fare adesso è scegliere i pomodori più belli e ben maturi e raccogliere i semi così da averli per il prossimo anno. Quest’anno, visto la paura che mi sono presa a primavera, ho fatto anche un foglietto extra con pochi semi per tipo da tenere di scorta nel caso la prima semina andasse a male. Non si sa mai ed è meglio essere previdenti.
Per raccoglierli basta tagliare a mezzo un pomodorino e con un coltello prelevare i semini e spalmarli in un tovagliolo di carta, lo si fa seccare e lo si conserva in una scatola di latta in un luogo asciutto e al riparo dal sole.
Anche i pipini crescono ma ancora non hanno avuto il coraggio di uscire dalla stalla, al piano di sopra, invece, abbiamo già stivato la legna per quest’inverno.
Per noi l’autunno può cominciare. Ho già voglia di castagne…
