SPECIE: BIANCOSPINO Crataegus monogyna, crataegus oxyacantha
FAMIGLIA : Rosaceae
E’ un arbusto che può diventare un piccolo albero anche alto 5 metri, molto ramificato e spinoso. Le foglie sono ovali, profondamente incise con il margine intero. I fiori sono riuniti in mazzetti, bianchi con cinque petali e antere rosse. Profumano intensamente. Talvolta anche troppo, al punto di diventare quasi nauseanti….
I falsi frutti sono ovali di color rosso bruno contenenti uno o due noccioli. Il sapore è dolciastro di consistenza farinoso. La corteccia è grigia giallastra che invecchiando diventa scura. Fiorisce in marzo- aprile ed i frutti sono pronti a settembre. Ovviamente in inverno perde tutte le foglie.
Habitat: Lo si trova spontaneo nei boschi, nelle macchie, lungo le strade. Spesso viene usato per formare le siepi diventando impenetrabile. Ne sono state create molte varietà ornamentali a fiori doppi e variamente colorati.
Per i Celti il biancospino era l’albero di Maggio e rappresentava la purezza della nuova vita. Per i Cristiani di biancospino era fatta la corona di spine di Cristo e la pianta di Glastonbury legata da una leggenda a Giuseppe di Arimatea era sempre un biancospino. I primi pagani lo usavano nei festeggiamenti di Calendimaggio. Per i Greci e i Romani simboleggiava fertilità e matrimonio, mentre nel linguaggio floreale rappresentava la speranza. Una sua virtù segreta è quella di dissolvere i blocchi energetici ed emozionali; le sue vibrazioni sottili possono donare l’energia equilibratrice e vivificante della vita.
N.d.a. Fondamentale è raccogliere erbe e fiori solo in posti non inquinati e dove non vengono usati prodotti chimici di qualunque tipo. Evitate frutteti e vigneti. Non tutte le erbe selvatiche sono commestibili, se non siete certi del riconoscimento non raccoglietele.