SPECIE: TRIFOGLIO DEI PRATI Trifolium pratense
FAMIGLIA : Leguminose, papilionacee, fabaceae.
Più di 200 specie appartengono al genere trifoglio di cui solo 76 in Italia. Il trifoglio dei prati è un’erba perenne con un fusto lungo fino a 60 cm e foglie alterne composte da tre foglioline ellittiche verdi, macchiate di bianco. A Luglio iniziano a sbocciare i fiori rosa. Le sommità fiorite vengono usate essiccate per infusi e tisane principalmente per curare la menopausa.
Fino a qualche anno fa i nostri prati erano quello che, popolarmente, si definisce un medicaio cioè un campo da cui si produceva foraggio. Principalmente si trattava appunto di erba medica (spagna) ma insieme ad essa erano presenti anche diverse varietà di trifoglio, ecco perché ne siamo ancora pieni.
Bisogna però far attenzione poiché la specie di Trifoglio repens (trifoglio ladino o trifoglio bianco),alto dai 5 ai 20 cm, sempre perenne, dal fusto prostrato e dalle foglie tripartite, dall’infiorescenza sferica, biancastra, fiorisce da maggio a settembre;
benché possieda proprietà terapeutiche contiene anche una sostanza che una volta ingerita si trasforma in acido cianidrico causando avvelenamento.
Habitat: Lo si trova spontaneo nei terreni umidi e argillosi, dalla collina alla pianura.
Tante sono le superstizioni che circondano quest’erba: una su tutte che trovando la foglia composta da 4 invece che da 3 foglioline porti fortuna. Utile comunque nei prati in quanto restituisce azoto al terreno.
N.d.a. Fondamentale è raccogliere erbe e fiori solo in posti non inquinati e dove non vengono usati prodotti chimici di qualunque tipo. Evitate frutteti e vigneti. Non tutte le erbe selvatiche sono commestibili, se non siete certi del riconoscimento non raccoglietele.